classe 1979, irpino DOC. Vengo da una terra di colline, vigneti, castelli e tradizioni, dove la pazienza si misura in minuti d’attesa… per un buon vino o per una pagina web che finalmente si carica. Qui ho imparato che la connessione più importante è quella umana — e che con una partita a tressette si risolve quasi tutto.
Mi definisco un informatico con l’anima da artigiano digitale: smonto, rimonto e programmo da quando i computer avevano la scocca beige e facevano rumore come un vecchio trattore. Ho insegnato a futuri tecnici come non far prendere fuoco un laboratorio, scritto codice in linguaggi che sembrano geroglifici (Delphi, C++, Java…) e oggi mi occupo di convincere sistemi informativi a collaborare.
Ho iniziato in un Liceo di provincia ma nei pressi dei resti di quella che fu una delle città più importanti dell'antica Irpinia. Un periodo tra i più belli — tra sogni, amicizie e prime righe di codice (quelle che non compilavano mai). Poi ho proseguito con studi tecnici e informatici, giusto per capire cosa combinavano davvero quei circuiti che tanto mi affascinavano. Insomma, abbastanza da sapere che dietro un errore di sistema c’è sempre una buona storia.
Tra la Valle Ufita e l’Alta Irpinia ho studiato, lavorato e raccolto storie che prima o poi finiranno in un libro dal titolo: “Bug di sistema e sagre paesane”. Qui le idee nascono tra un panorama mozzafiato e un bicchiere di vino. È la mia terra, il mio laboratorio e il posto dove ho capito che la tecnologia serve solo se migliora la vita — non se la complica.
Birra “a chilometro zero”: la produco, la assaggio e la finisco. È così a km 0 che non fa in tempo ad uscire dalla cantina!
Scrivere (quando l’ispirazione non va in timeout): questo blog è il mio spazio per parlare di informatica, Irpinia e tutto ciò che mi appassiona, con leggerezza e senza prendersi troppo sul serio.
Dopo anni passati a dialogare con i computer, ho deciso di provare anche con gli umani. Qui troverete:
Storie di un informatico irpino tra bug e bellezze locali.
Consigli (non sempre serissimi) su tecnologia e sopravvivenza digitale.
Riflessioni su come la modernità stia cambiando i piccoli borghi — sperando che non ci tolga l’anima (e neanche la pazienza).
Sono curioso, appassionato, con un debole per i problemi complicati e le soluzioni semplici. Credo che anche l’errore 404 abbia un lato positivo: almeno ti ricorda che stai cercando qualcosa.
Se vi va di seguire questa avventura digitale, benvenuti! Se invece cercate un guru serioso che parla solo in linguaggio macchina… avete sbagliato indirizzo.
“La vita è troppo corta per software noiosi e birra scadente.” — Cit. Fabio Caprarella (dopo il secondo bicchiere)
P.S. Se avete domande, suggerimenti o ricette per una birra perfetta, la sezione commenti è tutta vostra. Prometto di rispondere… appena finisco di debuggare la lavatrice. 🍻💻